La maggioranza dirà 'si'' in Aula alla richiesta di sollevare il conflitto di attribuzioni
MILANO - L'appuntamento è molto atteso, ma l'esito è quasi scontato: la maggioranza dirà 'si'' in Aula alla richiesta di sollevare il conflitto di attribuzioni davanti alla Corte Costituzionale contro il Tribunale di Milano sul caso Ruby.
Del resto era stata la stessa maggioranza a chiedere che la Camera si facesse promotrice di questa iniziativa con una lettera dei tre capigruppo Fabrizio Cicchitto (Pdl), Marco Reguzzoni (Lega) e Luciano Sardelli (Responsabili) presentata il 1 marzo. E il presidente di Montecitorio Gianfranco Fini aveva garantito alla fine che fosse l'Assemblea di questo ramo del Parlamento e non l'Ufficio di presidenza (dove il centrodestra in teoria è in minoranza) a pronunciarsi sulla vicenda. Sui numeri non dovrebbero esserci problemi anche perché basterà la maggioranza dei votanti e non ci sarà l'obbligo di registrazione del voto. Per capire chi è il 'dissidente' basterà però guardare il tabellone con tanto di lucine: verdi 'via libera'; rosso 'contrario'. Così, massima allerta e ranghi serrati.
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